Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Gli italiani non riescono a pagare le bollette. Gli aumenti dell'energia mettono ko famiglie e imprese

 

Gli italiani non riescono a pagare le bollette. Gli aumenti dell'energia mettono ko famiglie e imprese

Secondo un'indagine Arte, pubblicata dal Sole 24 Ore, a febbraio quasi un cliente su sei fatica a onorare il contratto di fornitura, con un incremento medio dei distacchi per morosità di oltre il 36% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

 

Gli aumenti delle bollette di luce e gas stannno mettendo in difficoltà famiglie e imprese. Quasi un cliente su sei, secondo un'indagine Arte, l’associazione che raggruppa i reseller e i trader di energia italiani, e pubblicata dal Sole 24 Ore, fatica a onorare il contratto di fornitura, con un incremento medio dei distacchi per morosità che è stato, sempre a febbraio, di oltre il 36% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Arte stima che il valore delle forniture non pagate in Italia è passato dai circa 17 milioni di euro di dicembre (pari al 10% del totale mensile), al 21,5 di gennaio (13% del totale) fino a 26 milioni a febbraio. Tradotto: il 15,44% degli utenti non paga. Ma vediamo nel dettaglio l'indagine pubblicata dal Sole:

"Siamo solo all’inizio - commenta Diego Pellegrino, portavoce dell’associazione -, perché gli insoluti conteggiati in queste settimane sono da ricondurre ai picchi del mese di dicembre. Ma a marzo il prezzo dell’energia, come è noto, ha raggiunto nuovi massimi e le conseguenze di questa impennata le vedremo solo fra due mesi. Il problema di questo settore è che il consumatore non riesce ad avere una percezione immediata dell’aumento dei prezzi, come avviene per esempio con la pompa di benzina. Nessuno sta dicendo ai consumatori che a marzo le bollette sono aumentate del 10% rispetto a dicembre, in pochi ne hanno la consapevolezza. Noi piccoli trader siamo il termometro di una situazione che sta sfuggendo di mano a tutti. E le conseguenze rischiano di essere devastanti".

Come racconta oggi il Sole 24 Ore, che dà spazio anche in prima pagina al tema dimostrando come sia tutt'altro che marginale, I piccoli fornitori italiani stanno cercando di tamponare il fenomeno adottando dove possibile meccanismi per favorire il rientro dei pagamenti. A oggi sono stati attivati 41.237 piani di rateizzazione, di cui 24.597 riconducibili a utenti domestici.

 

 

Ci sono debiti da 7-800 euro in media per gli utenti domestici, che salgono a  5mila euro per le partite iva e le piccole imprese. Le rateizzazioni sono una modalità prevista dal Dl Energia, ma molte aziende davano l'opzione anche in passato. "Non abbiamo mai vissuto una situazione del genere, nemmeno durante i lockdown per il Covid - spiega Pellegrino -. Siamo già al limite: non riusciamo a reggere questo fabbisogno di circolante e molte realtà di fornitura, soprattutto quelle di una certa dimensione, rischiano il default. Siamo penalizzati dalla posizione all’interno della filiera. Nella fattura ci sono oneri vari come accise, spese di trasporto e dispacciamento che incassiamo e giriamo allo Stato: servirebbe una deroga per tamponare la situazione, invece siamo costretti a pagamenti puntuali. Sono i piccoli che stanno puntellando la situazione, il Governo dovrebbe riconoscerlo, invece di garantire rendite di posizione ad altri".

 

Fonte: www.huffingtonpost.it




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