Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Eni porta Plenitude in Borsa. Descalzi: aiuterà il passaggio all’energia sostenibile

 

Eni porta Plenitude in Borsa. Descalzi: aiuterà il passaggio all’energia sostenibile

Eni porterà Plenitude, società controllata al 100%, in Piazza Affari. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi e la società guidata da Stefano Goberti hanno annunciato in due note separate l’intenzione di lanciare un’offerta pubblica iniziale per la quotazione su Euronext Milan della società, nata nel 2017, che comprende tre attività: la fornitura di gas ed energia a circa 10 milioni di clienti, la generazione con fonti rinnovabili e le rete europea di punti di ricarica per veicoli elettrici. Eni ritiene che l’Ipo sia un passo importante nello sviluppo di Plenitude, che consentirà alla società di diversificare la propria struttura proprietaria con una base di azionisti di lungo termine. Eni intende mantenere una partecipazione di maggioranza dopo l’Ipo e si impegna a continuare a sostenere Plenitude.

 

Descalzi: «Plenitude aiuterà a passare all’energia sostenibile»

«Plenitude - ha dichiarato nella nota di Eni Claudio Descalzi - aiuterà milioni di clienti in tutta Europa a passare all’energia sostenibile. La cessione sul mercato di una parte del business libererà un valore significativo e accelererà la sua crescita, aiutando Eni a tagliare le emissioni Scope 3 attualmente generate dai propri clienti - un passo fondamentale per raggiungere il nostro net zero target. Continueremo a investire in innovazione per accelerare la transizione energetica e garantire che le nostre nuove attività dispongano dei modelli operativi e di finanziamento necessari per crescere rapidamente».

 

 

 

Il ceo Goberti: «Emissioni zero entro il 2040»

«Siamo entusiasti di proseguire lungo il percorso per la quotazione su Borsa Italiana - ha commentato il ceo Stefano Goberti - . Plenitude è impegnata nel creare valore per tutti gli stakeholder, attraverso lo sviluppo degli investimenti nelle rinnovabili e nella mobilità elettrica e una proposta integrata e diversificata per offrire energia decarbonizzata a tutti i suoi clienti. Si tratta di una proposta unica, frutto della nostra forte convinzione che l’integrazione di queste attività fornirà significativi vantaggi e risponde efficacemente alle emergenti esigenze del mercato dell’energia. Abbiamo stabilito obiettivi di crescita chiari per espandere il nostro portafoglio e verso quegli obiettivi lavoriamo incessantemente. Intendiamo farlo mantenendo una solida posizione finanziaria e un profilo investment grade. Siamo una società benefit, ci impegniamo a crescere in modo sostenibile e a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni GHG (Greenhouse Gases, gas a effetto serra, ndr) nette, scope* 1, 2 e 3 (vedi nota in fondo al testo) entro il 2040».

 

 

L’Ipo nelle prossime settimane

Con l’Ipo (initial public offering) saranno cedute al mercato da parte di Eni azioni esistenti. L’offerta, prevista nelle prossime settimane, «subordinatamente alle condizioni di mercato e al ricevimento del nullaosta in relazione all’ammissione alla quotazione da parte di Borsa Italiana - si legge nella nota di Plenitude - e all’approvazione del Prospetto da parte di Consob», consiste in un’offerta pubblica al pubblico indistinto in Italia a cui non possono aderire gli investitori istituzionali, che potranno aderire esclusivamente al collocamento istituzionale . «L’operazione - si legge nella nota di Eni - consentirà di attrarre nuovi flussi di capitale per Eni, massimizzando il valore di mercato di Plenitude e della partecipazione detenuta da Eni e liberando nuove risorse da allocare nel proprio percorso di transizione energetica».

 

Oltre 10 Gigawatt in progetto

Al 31 marzo 2022, Plenitude disponeva di una capacità installata di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari a circa 1,4 GW e una pipeline di progetti rinnovabili per oltre 10 GW , un portafoglio clienti retail pari a circa 10 milioni e una rete di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici con circa 7.300 punti di ricarica installati di proprietà (esclusi i punti inter-operati).

* Scope 1: emissioni dirette generate dall’azienda, la cui fonte è di proprietà o controllata dall’azienda. Scope 2: emissioni indirette generate dall’energia acquistata e consumata dalla società. Scope 3: tutte le altre emissioni indirette che vengono generate dalla catena del valore dell’azienda).

 

 

 

 

Fonte: www.corriere.it




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