La ricarica dei veicoli elettrici deve diventare un vero e proprio servizio pubblico: questa la proposta avanzata da Adiconsum, che vorrebbe inserire uno specifico emendamento su questo tema al Collegato Ambientale. Si tratta, ha commentato il presidente del Coordinamento FREE, G.B. Zorzoli, della classica “riforma a costo zero” che avrebbe dei riflessi importanti.

Il primo, ha spiegato Zorzoli in una nota, “è quello di dare la certezza della ricarica a chi sceglie un veicolo elettrico, compresa la qualità del servizio, mentre il secondo è quello di calmierare i prezzi del rifornimento elettrico che in alcuni casi, pochi per fortuna, è simile a quello del diesel”.

Il presidente di Adiconsum nazionale, Carlo De Masi, ha precisato che “l’emendamento si rende necessario alla luce del fatto che i soli incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici non bastano e che occorre innanzitutto sviluppare correttamente la rete di ricarica dedicata, a cominciare dalle stazioni di servizio che devono realizzare colonnine fast per la ricarica dei veicoli”.

I soli incentivi  all’acquisto dei veicoli elettrici non bastano,  si legge nella motivazione dell’emendamento (allegato in basso). Occorrerà innanzitutto sviluppare correttamente la rete di ricarica dedicata, a cominciare dalle stazioni di servizio che devono realizzare colonnine fast per la ricarica elettrica dei veicoli. È del tutto evidente che lo sviluppo dell’utilizzo di veicoli elettrici passa anche attraverso la soluzione di due importanti questioni:

  1. la certezza della qualità del servizio erogato e delle tutele all’utente da parte di chi fornisce il servizio di ricarica elettrica;
  1. il prezzo dell’energia per la ricarica in pubblico deve essere a prezzi inferiori rispetto a quelli dei carburanti fossili.

La soluzione a queste due problematiche potrebbe venire dal riconoscimento del servizio di ricarica per i veicoli elettrici quale Servizio Pubblico, come del resto già avviene per il rifornimento con carburanti fossili. Con questo emendamento attraverso la modifica sia della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994 recante “Princìpi sull’erogazione dei servizi pubblici” sia della Legge 12 giugno 1990, n. 146 “Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. Istituzione della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge” si riconoscere la rete di ricarica elettrica quale servizio di “Pubblica Utilità” e conseguentemente la qualifica di “Servizio Pubblico. In questo modo si va a colmare una evidente lacuna normativa, garantendo, finalmente, a tutti i cittadini di passare alla mobilità elettrica con la certezza di ottenere gli stessi diritti previsti per i servizi pubblici.

 

fonte: Qualenergia.it