La transizione energetica verso le fonti rinnovabili è uno dei principali temi affrontati agli Stati generali dell’economia in corso a Villa Pamphilj, dove il governo sta discutendo le linee guida per il rilancio economico italiano nei diversi settori.

Palazzo Chigi ha diffuso un documento di sintesi (allegato in basso), intitolato “Progettiamo il Rilancio” articolato in 9 sezioni a loro volta suddivise in varie proposte di azione; di particolare interesse è il capitolo dedicato a “Un Paese più verde e sostenibile”.

Si parla, ad esempio, di attuare il Piano integrato per l’energia e il clima al 2030 (PNIEC) accelerando le procedure di autorizzazione per gli impianti a fonti rinnovabili; di attuare le direttive Ue sull’economia circolare; di lotta contro gli sprechi alimentari e attuazione della strategia europea “Farm to fork” in campo agroalimentare; di creare un marchio Italia Sostenibile (Made Green in Italy).

C’è spazio anche per i trasporti pubblici a basso impatto ambientale come bus elettrici e a metano, incremento delle piste ciclabili e diffusione dei punti di ricarica per veicoli elettrici sul territorio nazionale.

Tra le altre iniziative inserite nel documento, si parla poi di incentivi per installare impianti fotovoltaici su edifici produttivi agricoli, di incentivi e regolamenti per il passaggio più rapido a veicoli meno inquinanti, di azioni per favorire accumuli e pompaggi a uso idroelettrico e irriguo.

Per il momento non è dato sapere quali e quante risorse saranno destinate alle varie proposte (con ogni probabilità in molti casi saranno utilizzati finanziamenti Ue del Recovery Fund), né quali provvedimenti normativi si faranno carico di mettere in pratica il piano (DL Semplificazioni, manovra di fine anno?).

Intanto le proposte dovrebbero essere discusse con alcuni stakeholder del settore sabato 20 giugno: risultano invitati, in particolare, Cdp, Terna, Leonardo, Snam, Enel, Eni, Webuild, Fridays for future, Legambiente e Wwf.

Ricordiamo infine che nei giorni scorsi è stato presentato il “piano Colao” – dal nome del manager che ha guidato il gruppo di lavoro, Vittorio Colao – che include diversi punti di rilievo per gli operatori delle rinnovabili, tra cui l’accelerazione delle autorizzazioni, il repowering degli impianti e l’introduzione di una carbon tax.

 

fonte: Qualenergia.it