Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

L’Europa si pensa net-zero ma prepara un boom per il gas naturale

 

L’Europa si pensa net-zero ma prepara un boom per il gas naturale

Il rapporto Europe Gas Tracker Report 2021 di Global Energy Monitor analizza i progetti proposti o in fase di realizzazione per l’infrastruttura gasiera del continente. Mobilitati 87 mld di euro per aumentare la capacità di import di 222 mld di m3 annui

 

In cantiere +35% della capacità UE di import di gas naturale

Mentre prosegue il braccio di ferro tra la Commissione europea e gli Stati dell’est sulla tassonomia verde e il ruolo del gas, Global Energy Monitor fa qualche conto sui progetti annunciati o già in cantiere che riguardano lo sviluppo dell’infrastruttura per il gas naturale in Europa. E rileva che l’ammontare di progetti e la relativa crescita di capacità di import cozza con l’obiettivo dichiarato da Bruxelles di raggiungere la neutralità climatica entro la metà del secolo.

Nello Europe Gas Tracker Report 2021, GEM scatta la fotografia della rete infrastrutturale per il gas naturale esistente oggi in UE. E guarda alle sue possibili evoluzioni. Nel 2020 progetti per oltre 5 miliardi di euro sono stati cancellati mentre altri progetti del valore complessivo di 25 miliardi sono stati rinviati. Ma questo non si traduce in una vera torsione via dal gas. Al contrario: i progetti sul gas naturale in fase di sviluppo aumenterebbero notevolmente la capacità di importazione di gas dell’UE.

“La costruzione di tutte le infrastrutture del gas naturale attualmente in fase di pre-costruzione o in cantiere aggiungerebbe circa 222 miliardi di m3 l’anno di capacità netta di importazione di gas nell’UE” rispetto ai valori di oggi, calcola GEM.  Si tratta di un aumento del 35%. In tutto sono 87 i miliardi di euro mobilitati per queste nuove opere infrastrutturali.

Nel dettaglio, i gasdotti in costruzione ammontano a 18 mld e aumenterebbero la capacità di import di 65 mld di m3 l’anno. Quelli ancora in fase di progetto valgono 53 mld di euro e aggiungerebbero altri 85 mld di m3 di capacità. Ulteriori 101 mld di m3 annui arriverebbero da nuovi terminali GNL a un costo di 15,6 mld di euro.

L’Italia è ai primissimi posti per investimenti mobilitati: si piazza appena dietro la Romania, sul secondo gradino di questa classifica, con circa 10 mld di euro in ballo. I progetti sono il gasdotto GALSI (gasdotto Algeria Sardegna Italia), l’espansione del TAP, e i terminal GNL presso il porto Santa Giusta di Oristano e a Porto Empedocle.

 

Fonte: rinnovabili.it

 




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