Ben 2,20 mld saranno invece riservati alle comunità energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione per estendere la sperimentazione già avviata con l’anticipato recepimento della Direttiva RED II. L’investimento, individua Pubbliche Amministrazioni, famiglie e microimprese in Comuni con meno di 5.000 abitanti, realtà spesso a rischio di spopolamento, rafforzandone la coesione sociale. “In particolare, questo investimento mira a garantire le risorse necessarie per installare circa 2 GW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità delle energie rinnovabili e auto-consumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente”. La realizzazione di questi interventi, ipotizzando che riguardino impianti fotovoltaici con una produzione annua di 1.250 kWh per kW, produrrebbe circa 2.500 GWh annui. Contribuendo anche una riduzione delle emissioni di gas serra stimata in circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. “Per ottenere quote più elevate di autoconsumo energetico, queste configurazioni possono anche essere combinate con sistemi di accumulo di energia”.
Fonte: rinnovabili.it