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Valorizzare i tetti con il fotovoltaico, così iQuadro sostiene le aziende

 

Valorizzare i tetti con il fotovoltaico, così iQuadro sostiene le aziende

Trasformare tetti e coperture edilizie in una nuova fonte di guadagno, senza fatica e lungaggini burocratiche. Questo l’obiettivo dell’offerta di iQuadro dedicata ai proprietari di medi e grandi capannoni

La parola d’ordine per accelerare la rivoluzione energetica senza aumentare l’impatto sull’ambiente? Fotovoltaico integrato negli edifici. Il solare ha un posto di primo piano nelle strategie nazionali di decarbonizzazione, ma aumentare in maniera massiccia le installazioni di moduli e pannelli fa nascere comprensibili preoccupazioni sull’impatto a livello del suolo. Una delle soluzioni per garantire la sostenibilità degli impianti è integrarli nell’ambiente già costruito. Secondo una recente ricerca, tetti e coperture edilizie convertite al fotovoltaico potrebbero produrre in Italia fino a 200 TWh di elettricità l’anno. Un valore doppio rispetto all’obiettivo solare fissato dal Governo per il 2030. 

Ma la scelta di “solarizzare” gli immobili non rappresenta solo un vantaggio per la transizione ecologica nazionale. I primi benefici ottenibili sono quelli a livello utente. Installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto permette di valorizzare una risorsa strutturale, ottenendo un ritorno economico.

 

Come muoversi? Una delle soluzioni più semplici in questo settore è quella proposta a imprese e aziende italiane da iQuadro. La società ha messo a punto un’offerta ad hoc per i proprietari di capannoni di medie e grandi dimensioni (≥ 3.000 metri quadrati di copertura). 

La maggior parte di questi edifici rappresenta la localizzazione ideale per celle e moduli fotovoltaici integrati. Realizzare un impianto solare, tuttavia, significa dover fare i conti con una serie di fattori e incognite, dall’investimento iniziale all’iter autorizzativo. iQuadro è pronta a semplificare il tutto. Nel dettaglio, la società offre la possibilità alle aziende di valorizzare i tetti dei propri capannoni cedendo i diritti di superficie (DDS). L’imprenditore può quindi mettere a disposizione la copertura del suo immobile, su cui sarà realizzato l’impianto, ricevendo in un’unica soluzione iniziale, il noleggio per 30 anni della superficie. Il corrispettivo economico è ovviamente legato alla metratura, all’esposizione e alla pozione geografia del capannone. 

Una soluzione che si presta bene soprattutto per quegli edifici che richiedono operazioni di rifacimento e bonifica dall’amianto, dal momento che l’installazione del fotovoltaico in sostituzione delle coperture d’eternit è una delle attività agevole dalla normativa italiana.

L’offerta di iQuadro si fa carico di tutti i compiti normalmente espletati dagli utenti. Il primo passo èla valutazione della fattibilità. A valle di un sopralluogo per la verifica dei requisiti e dei dati richiesti, un consulente energetico dell’azienda analizzerà la superficie disponibile per il dimensionamento dell’impianto. E valuterà il corrispettivo economico per l’eventuale cessione dei diritti di superficie. Senza nessuna spesa iniziale o di gestione, né un quantitativo minimo di acquisto dell’energia.

L’offerta, spiega la società, è legata agli incentivi del decreto FER 1 e pertanto, se non prorogati con un nuovo atto normativo, scadrà a settembre 2021. In alternativa, tuttavia, iQuadro offre la formula di Noleggio Operativo ESCo, strumento finanziario che associa vantaggi economici e finanziari (es. nessuna spesa per l’acquisto e l’installazione, minimi esborso in canone) a quelli fiscali e ovviamente a quelli energetici. E l’azienda può anche decidere di acquistare l’impianto fotovoltaico diventandone proprietario senza ulteriori costi.

 

Fonte: rinnovabili.it




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