Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Efficienza energetica al primo posto, l’UE spiega come fare

 

Efficienza energetica al primo posto, l’UE spiega come fare

La Commissione europea pubblica le linee guida finalizzate a garantire che le soluzioni di efficienza energetica siano la prima opzione nelle decisioni politiche, di pianificazione e investimento

 

L’efficienza energetica dovrebbe essere riconosciuta quale elemento essenziale nella politica di riduzione delle emissioni UE. E per questo essere inclusa in tutti i processi di pianificazione e nelle decisioni di investimento. Un ruolo che la Commissione UE ha voluto rimarcare nella proposta di direttiva europea sull’efficienza energetica presentata con il Fit for 55. Il testo dedica al principio “Energy Efficiency First” (EE1st) un nuovo articolo che stabilisce l’obbligo per i paesi del Blocco di garantire che le soluzioni di efficienza energetica siano sempre prese in considerazione, sia a livello di sistema energetico che nei settori non energetici. La direttiva non specifica le modalità per conseguire tale obiettivo, ma per facilitare il compito ai Ventisette, l’esecutivo europeo ha pubblicato oggi una raccomandazione e delle linee guida dedicate.

In realtà il principio “Energy Efficiency First” ha fatto la sua comparsa ufficiale nelle norme comunitarie con l’adozione del regolamento sulla governance del 2019. Tuttavia con la revisione in corso della direttiva, pubblicata a luglio 2021, la Commissione intende fornire una base giuridica per l’applicazione di tale principio.

Questo obbligo è collegato alle richieste nazionali di: 

  • sviluppare e garantire l’applicazione di metodologie di valutazione costi-benefici che consentano una corretta analisi dei vantaggi dell’efficienza energetica a livello sociale
  • individuare un soggetto incaricato di vigilare sull’applicazione del principio
  • rendicontare alla Commissione sulle modalità applicative.

 La raccomandazione agli Stati membri individua azioni specifiche da intraprendere per garantire la corretta applicazione del principio; le linee guida supportano invece l’attuazione pratica fanno riferimento a misure in diversi settori, che vanno dalla fornitura e distribuzione di energia fino all’impiego.

“L’economicità, che è al centro del principio EE1st, dovrebbe essere considerata principalmente da un’ampia prospettiva sociale e non solo dal punto di vista la convenienza per l’investitore l’utente. Ciò richiede di tenere conto dei molteplici vantaggi dell’efficienza energetica per la società nel suo insieme”, scrive Bruxelles. “L’EE1st dovrebbe esaminare i miglioramenti dell’efficienza a livello di sistema. Significa che l’ottimizzazione del sistema energetico e l’integrazione efficiente di soluzioni energetiche pulite sono al centro dell’applicazione del principio. Ciò richiede una visione più ampia in cui le risorse dal lato dell’offerta (combustibili fossili, rinnovabili, infrastrutture) sono valutati rispetto alle risorse lato domanda (flessibilità della domanda e risposta alla domanda, migliore prestazione energetica di soluzioni specifiche, sufficienza energetica) considerando i costi e i benefici da una prospettiva sociale come menzionato sopra”. 

 

Fonte: rinnovabili.it

 




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