Novità  e normative sui mandati diretti di energia e gas

Confcommercio, nuovo allarme energia. "Caro-bollette per le imprese del +40%. Per le famiglie un conto da 11 miliardi"

 

Confcommercio, nuovo allarme energia. "Caro-bollette per le imprese del +40%. Per le famiglie un conto da 11 miliardi"

L'associazione preoccupata per l'impatto dei rincari sui consumi

Dopo la Confindustria, anche la Confcommercio fa suonare l'allarme per il rincaro dell'energia e le ricadute che sta avendo sulle attività economiche. Se nel mondo manifatturiero sono preoccupati gli energivori, che arrivano a sospendere la produzione perché diventa sconveniente accendere i macchinari con i livelli di costo dell'energia che si sfiorano in alcune fasce orarie, anche i negozi e le imprese di piccole dimensione lamentano un quadro sconfortante. Problema che riguarda anche le famiglie.

I rincari per le famiglie

 

L'associazione è preoccupata per il fatto che il caro-bollette e in generale l'inflazione, che tolgono potere d'acquisto agli italiani, blocchino la "vivacità dei consumi" del periodo di Natale. Per quel che riguarda i nuclei e le spese energetiche, la ricostruzione della Confcommercio dice che nel 2020 le famiglie italiane hanno speso in media 1.320 euro per energia elettrica e gas (pari al 4,7% della spesa totale annuale), poi l’esborso è salito a 1.523 euro nel 2021 con un aumento di oltre 200 euro. "Ancora più difficile appare la situazione in prospettiva: nel 2022 questa cifra dovrebbe salire a quasi 1.950 euro (+426 euro rispetto al 2021) arrivando a rappresentare il 6,1% dei consumi". A livello aggregato, sui 26 milioni di nuclei significa un aggravio di oltre 11 miliardi nel 2022.

"Considerando questa spesa come difficilmente comprimibile da parte delle famiglie - spiega ancora la Confcommercio - è presumibile che le stesse siano costrette a rinunciare ad altre spese tra quelle non obbligate, prolungando le difficoltà di settori già duramente colpiti dalla pandemia. Inoltre, il raffronto tra la maggiore spesa aggregata e gli stanziamenti previsti dal governo per attenuarne gli impatti - tra 3 e 4 miliardi di euro nel complesso di famiglie e piccole imprese - evidenzia la relativa esiguità del pure importante intervento di sostegno. Sembra inevitabile sia un ripensamento delle politiche energetiche sia una diversa strategia di prezzo per i relativi consumi".

Ieri lo stesso premier Draghi, d'altra parte, ha detto ieri in conferenza stampa che "bisogna procedere ad una rapida risposta agli aumenti" del caro bollette. La Commissione europea sta lavorando ma noi dobbiamo lavorare in ambito nazionale. Il sostegno alle imprese e alle famiglie ci sarà e se necessario, come sembra, oltre a quello che è stato deciso". "Ci sono grandi produttori di energia che stanno facendo profitti fantastici. Anche loro devono aiutare l'economia, le imprese e le famiglie", ha detto il presidente del Consiglio.

Il conto per le imprese

Sul lato delle imprese, sempre sulla base di una stima in assenza di misure di contenimento, la Confcommercio calcola per il prossimo primo trimestre 2022 incrementi dei costi dell'elettricità e del gas compresi tra il 38% e il 42%.

L'associazione fa alcuni esempi, a legislazione vigente e con gli automatismi in essere: per un negozio con potenza impegnata di 35 chilowatt e consumo annuo 75 mila chilowattora, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe di oltre 6 mila euro su base annua su un totale di 19 mila euro. Per un ristorante con potenza impegnata di 50 chilowattora e consumo di 100 mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 8,5 mila euro annui su un totale di 28 mila euro. Per un albergo con potenza impegnata di 90 chilowattora e consumo 260 mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 20 mila euro annui su un totale di 65 mila euro. A questi poi si aggiunge anche l'aumento della bolletta gas per altri 8 mila euro per un albergo tipo su un totale annuo di 19 mila euro.

"La vivacità dei consumi che si sta registrando in questi giorni rischia di essere una parentesi troppo breve - il commento del presidente Carlo Sangalli ai numeri - Inflazione e caro bollette, infatti, potrebbero ridimensionare, già dai prossimi mesi, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa. Il Governo deve, quindi, assumere misure strutturali contro il caro energia". Per l'associazione "occorre affrontare il tema della dipendenza dalle forniture estere, dipendenza che rende l’Italia più vulnerabile e più esposta a forti oscillazioni dei prezzi delle commodities. Inoltre, è necessario avviare una riforma della struttura della bolletta energetica, anche affrontando il nodo degli oneri generali di sistema. Servono, poi, misure per compensare gli impatti negativi dell’aumento dei prezzi dei carburanti su tutta la filiera del trasporto e della logistica e misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell’approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini e imprese".

 

Fonte: www.repubblica.it




Accedi alle Aree Riservate