Anche se il governo sta spingendo per potenziare la capacità di rigassificazione nazionale, pur velocizzando tutte le procedure ci vorrà comunque qualche anno prima di avere infrastrutture funzionanti. Per paragone la Germania, in emergenza, ha dato in questi giorni l’ok al nuovo terminal GNL di Brunsbüttel, ma non sarà pronto prima del 2024.
Un problema simile si ripropone anche se si ragiona con un orizzonte europeo, trattando la sicurezza energetica a livello UE e non solo nazionale. Sono pochi, infatti, i paesi europei con capacità di ricevere GNL da navi metaniere, rigassificarlo e immetterlo in rete (senza contare gli ostacoli tecnici nel condividere il gas con altri paesi). Oltre all’Italia, si tratta di Belgio (1 terminal), Francia (4), Grecia (1), Polonia (1), Portogallo (1) e Spagna (7, di cui 6 operativi). Molti lavorano quasi a capacità massima, mentre alcuni (come Zeebrugge in Belgio) sono già a pieno regime.
Fonte: www.rinnovabili.it